Il nostro Istituto si occupa delle persone e del loro malessere psicologico in tutte le sue forme così che ciascuno possa trovare ascolto e comprensione sui problemi che lo affliggono e una guida su come attivare e potenziare le proprie risorse interne per risolverli.
Nel nostro Istituto abbiamo psicologi e psicoterapeuti con orientamento:
- SISTEMICO-RELAZIONALE,
secondo il quale sofferenza e benessere non sono tanto qualcosa di “interno” a sé, ma entrambe scaturiscono dalla relazione con gli altri. In quest’ottica si può lavorare con le coppie, con le famiglie e anche a livello individuale. - COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
tale approccio si concentra sulle sintomatologie riportate dalle persone focalizzandosi non tanto sulle loro cause od origini ma bensì sulla loro risoluzione tramite tecniche specifiche. - PSICODINAMICO E PSICOSOMATICO (RIZA)
questo modello permette di affrontare il malessere psicologico tramite tecniche immaginative, l’analisi dei sogni e tecniche di rilassamento.
CONSULENZA
È un breve percorso iniziale (2 o 3 incontri) mirato alla raccolta delle informazioni sul malessere, all’eventuale inquadramento diagnostico tramite test, all’individuazione delle risorse presenti nell’individuo (bambino – adolescente – adulto) o nei sistemi relazionali (coppia-famiglia) al fine di fornire l’indicazione al percorso terapeutico più adeguato.
SOSTEGNO PSICOLOGICO
Si tratta di un intervento psicologico più breve e più circoscritto di una psicoterapia. Consiste in un ciclo relativamente breve di incontri incentrati sul raggiungimento di alcuni specifici obiettivi precedentemente individuati insieme al paziente.
PSICOTERAPIA
È un percorso più approfondito che si instaura solo alla fine della fase di consulenza e presuppone la definizione di un accordo terapeutico.
Ha come obiettivo principale il cambiamento attraverso:
- un processo di conoscenza e di elaborazione della propria storia e dei propri vissuti emotivi per poter scoprire nuovi significati e trovare nuove modalità di lettura delle situazioni di vita;
- la scoperta e il potenziamento delle proprie risorse interiori.
Richiede motivazione e impegno per lavorare sui propri sintomi e sul proprio malessere in modo via via più efficace, autonomo e consapevole.
Un percorso psicoterapeutico può rivolgersi all’individuo, alla coppia o alla famiglia.
- TERAPIA INDIVIDUALE
Percorso rivolto a chi vive una situazione di disagio, a volte con manifestazione di sintomi, e desidera essere accompagnato nel riconoscimento e nella valorizzazione delle proprie risorse al fine di raggiungere un nuova condizione di benessere.
- TERAPIA DI COPPIA
Percorso rivolto alle coppie che, durante le diverse fasi del ciclo di vita, si trovano a vivere una situazione di fatica o crisi; il lavoro terapeutico mira a riconoscere le risorse e i vincoli del legame di coppia e costruire nuovi equilibri relazionali.
- TERAPIA FAMILIARE
Percorso rivolto ai nuclei familiari che stanno attraversando un periodo di malessere e tensione e che prevede il coinvolgimento e la collaborazione di tutti i membri della famiglia; il lavoro congiunto aiuta a raccogliere punti di vista diversi e agevola il cambiamento attraverso l’attivazione di risorse ed energie atte a modificare le dinamiche disfunzionali.
- TERAPIA FAMILIARE CON BAMBINI E ADOLESCENTI
Dal momento che il mondo affettivo dei minori si costruisce e si sviluppa prevalentemente all’interno della famiglia, la scelta è di affrontare le loro difficoltà emotivo-comportamentali nel contesto familiare mettendone in evidenza le dinamiche relazionali e comunicative al fine di attribuire loro un significato che permetta di comprendere il perché si è sviluppata quella particolare sintomatologia e costruire insieme un percorso di cambiamento.
All’’interno del percorso terapeutico (sostegno o psicoterapia) ci si può avvalere anche di diverse tecniche di lavoro come:
- Mindfulness e Core Process Therapy
Le origini del modello Core Process provengono dal Karuna Institute (UK) che ha aperto la strada in Europa ai training di psicoterapia basata sulla Mindfulness che affonda le sue radici nella psicologia buddista. Al cuore di questi percorsi esponenziali c’è la mindfulness in relazione: è nell’incontro spirituale tra essere ed essere, in un campo protetto e sicuro, nella costruzione di relazioni autentiche, che ciascuno può avviare e ampliare la propria consapevolezza, la propria crescita personale e il proprio processo di guarigione.
- Voice Dialogue
Questo metodo, ideato da Hal e Sidra Stone negli anni ’70, è conosciuto in Italia anche come Dialogo delle Voci: l’Io è una realtà composta da una molteplicità di Sè interiori differenti di cui è importante diventare consapevoli così da comprendere quali di essi attivare in determinate circostanze. Attraverso l’intervista ai diversi Sè, le diversi parti sono chiamate ad esprimersi, così da essere comprese, ascoltate e trasformate da potenziali sabotatori a potenti alleati del nostro benessere.
- Rilassamento Muscolare Progressivo
Metodo ideato da Jacobson basato sulla contrazione/rilasciamento di varie parti e muscoli del corpo: sperimentare nel corpo la tensione muscolare e poi il successivo rilassamento, ci permette di imparare a procurarci questo stato psicofisico quando più ne sentiamo il bisogno. Si rivela particolarmente indicato per allentare l’ansia, lo stress, l’insonnia, i disturbi psicosomatici e dell’umore.
- Protocollo sul Registro del Pensiero
Si tratta di una tecnica cognitivo-comportamentale, messa a punto da Greenberger e Padesky, molto efficace per lavorare sui nostri pensieri, soli responsabili dei problemi psicologici: non sono, infatti, gli Accadimenti (A) in sé, ma i pensieri che facciamo su di essi (B: in inglese Belief) a scatenare le nostre reazioni e Comportamenti successivi (C) di ansia, depressione, colpa, vergogna, rabbia. Gli accadimenti non sono modificabili mentre i pensieri sì, quindi questa tecnica consente di accedere a più adeguate risposte emotive.
- Altre tecniche di gestione dell’ansia
In base alle problematiche riscontrate (ad es. ansia, fobie, tratti depressivi, tratti ossessivi ecc.) vengono forniti strumenti (ad es. visualizzazioni, esposizione graduale, tecniche di respirazione, prescrizioni comportamentali ecc.) in grado di aiutare il paziente a gestire i propri disturbi.